
Il tatuaggio tradizionale giapponese (Irezumi) si è ispirato in larghissima misura agli artisti dell’Ukiyoe, Hokusai è uno di questi.
Questi pittori producevano stampe di soggetti molto popolari: ritratti di attori del teatro Kabuki, cortigiane e Geishe. Erano richieste anche illustrazioni di eroi leggendari, famosi Samurai e quant’altro incontrava il favore del pubblico.
Tra loro, Hokusai ha avuto il merito di avere pubblicato una grandissima quantità di stampe. Le stampe avevano il vantaggio di essere fruibili da tutta la popolazione. Al contrario, solo i benestanti potevano comprare dei dipinti.
Queste stampe servirono anche da modelli per i tatuatori dell’epoca, perchè non esistevano libri che contenessero immagini per tatuaggi. Potevano così ispirarsi e copiare draghi, samurai, divinità, e particolari come rocce, fiori e onde.
Il modo particolare di rappresentare gli spruzzi delle onde nel tatuaggio giapponese fa sì che sembrino delle dita, quasi degli artigli. In inglese vengono chiamate “finger waves”
L’immagine più famosa di questi spruzzi d’acqua fatti ad artiglio è appunto la “grande onda sulla baia di Kanagawa” dipinta da Katsushika Hokusai nel 1830. E’ anche ritenuta una delle immagini più conosciute al mondo.
In fotografia: “La Grande onda sulla baia di Kanagawa”
L’immagine fa parte delle “trentasei vedute del monte Fuji” di Hokusai. Furono fatte circa 5000 copie dell’originale che venivano vendute singolarmente al prezzo equivalente a due porzioni di pasta giapponese.
Una serie completa di queste stampe di Hokusai è stata venduta all’asta da Sotheby’s nel 2002 per un milione e trecentoconquantamila euro.
La serie rappresenta principalmente varie vedute del monte Fuji (sacro in Giappone).
In questa stampa in particolare la natura viene rappresentata da Hokusai come forza divina, potente e quasi indifferente alla fragilità dell’uomo. Tema che ricorre spesso nel tatuaggio giapponese (fiori di ciliegio, foglie d’acero, eroi che si sacrificano).