
I tatuaggi tribali sono da elencare tra quelli che non passeranno mai di moda. Questo perché affondano le loro radici in una antichissima tradizione che, tuttavia, viene apprezzata ancora oggi.
Proprio per questo motivo lo stile tribale è ancora così gettonato che è impossibile non elencarlo tra quelli attualmente di tendenza. Si tratta, del resto, di tattoo che hanno dei significati simboli e profondi. Va da sé che, come sempre si consiglia, prima di tatuarsi è opportuno conoscere il significato del soggetto tribale prescelto, così da avere un’idea precisa e capire se si tratta, o meno, di quello giusto.
Tatuaggi tribali: la loro affascinante storia
Facciamo un salto indietro nel tempo e scopriamo un po’ di storia dei tattoo tribali. Come detto, si tratta di uno stile sempre decisamente di moda e, pertanto, scoprirne le origini è interessante, oltre che utile.
La storia di questo stile parte da lontano, anzi da lontanissimo. Se si prendono in analisi quelli che sono i resti di dipinti rupestri risalenti a epoche antichissime come quella paleolitica, si scopre come i soggetti rappresentati fossero già dipinti con tanti tatuaggi sul corpo.
Ma non solo dipinti: sono state finanche rinvenute delle mummie tatuate. Cosa dimostra tutto ciò? Che si tratta di stile millenario. Del resto, quando si affronta questo argomento, non si deve mai dimenticare che per alcune culture come quella maori, egiziana, hawaiana, azteca, celtica e così via, il tatuaggio non era solo una forma d’arte ma aveva finanche poteri magici.
Si deve anche dire che i tatuaggi tribali cambiavano significato in base alle tribù che li sfoggiavano. In alcune, infatti, determinati soggetti potevano avere un significato e in altre uno differente. Solitamente, però, i tatuaggi servivano per indicare il ruolo di una persona all’interno della società.
Status e posizione sociale, quindi, ma anche buon auspicio: questo erano i tatuaggi nelle tribù di millenni fa ed è questa tradizione che è arrivata sino ai giorni nostri. Naturalmente, anche in quel periodo i tattoo erano visti anche come ornamento per il corpo. Ma non solo: in alcuni casi facevano parte di rituali fatti al fine di allontanare demoni, invidia, malattie e così via. Come si nota, risulta sempre interessante analizzare la storia di uno stile di tatuaggi.
Idee da copiare subito e soggetti preferiti
Quando si parla di tatuaggi tribali, quindi, si deve prendere spunto proprio da quella che è stata la storia di questo stile. Ecco, quindi, che i soggetti tattoo tribali non possono che rifarsi a quelli che erano in auge un tempo.
Se si è in cerca di suggerimenti, ecco qualche idea da copiare. Uno dei soggetti più gettonati da chi ama i tatuaggi tribali è il leone che, del resto, fa parte di tantissime leggende legate alle antiche tribù. Ma non solo. Si tratta di un simbolo di forza, potenza, supremazia dato che è il re di tutti gli animali. Sono attribuiti altri significati a questo simbolo come, ad esempio, la saggezza e l’intelligenza, il senso di giustizia, la conoscenza e l’istinto.
Altro simbolo decisamente rappresentativo è lo scorpione. Si tratta, tuttavia, di un simbolo decisamente mutevole, che da un lato simboleggia il pericolo, ma anche la morte, e dall’altro la vittoria sulle asperità della vita. In alcune culture simboleggia anche la rinascita e il cambiamento.
Come sempre i significati dei tattoo vanno analizzati per bene e devono sempre combinarsi a quello che si vuole rappresentare. Ogni persona che decide di fare un tatuaggio ha infatti la capacità di conferire ad esso un significato specifico e, soprattutto, personale. In questo modo, il tattoo si rivela un qualcosa di intimo e personale, un simbolo in grado di raccontare una storia, un pensiero, un sentimento.
Simbologia degli antichi tattoo tribali
In tutte le culture precedentemente citate, i tatuaggi erano utilizzati per indicare lo status di un individuo, ed erano caratterizzati da forte connotazioni religiose e spirituali.
A seconda dei soggetti e degli elementi rappresentati, ogni tatuaggio racconta una storia. In particolare le scene maggiormente diffuse narrano di valorosi guerrieri che mostrano il proprio coraggio e la propria forza in battaglia o di popoli di mare, poiché tradizionalmente queste tribù si stanziavano vicino all’oceano.
I tatuaggi tribali al giorno d’oggi sono realizzati su bicipiti, collo, spalle e schiena, al fine di far risaltare la muscolatura, come erano soliti fare i guerrieri di molte tribù.
Lo scopo dei tatuaggi era proprio quello di rendere ancora più temibili i combattenti, incutendo timore reverenziale negli avversari. Inoltre coprire il colore della pelle con del pigmento nero, garantiva la possibilità di nascondersi più facilmente nella foresta.
Una caratteristica che rende unici i tatuaggi Maori, è il fatto che invece venissero generalmente eseguiti sul volto, poiché la testa era considerata la parte più importante del corpo.
Tatuaggi tribali moderni
Con il passare del tempo, i tatuaggi tribali hanno perso la propria connotazione simbolica, fino ad acquistare valenza prevalentemente decorativa.
Interessante è notare come i vari stili si siano influenzati e uniti a immagini moderne. Soggetti dei giorni nostri vengono sempre più spesso associati dai tatuatori a forme e tratti tipicamente tribali.
Di seguito un elenco degli stili più diffusi.
Tatuaggio polinesiano
I soggetti principali tipici dell’arte polinesiana sono animali, quali tartarughe, lucertole e squali.
In Polinesia i tatuaggi sono sempre stati utilizzati come una forma di linguaggio.
È interessante sapere che la parola “tatuaggio” deriva dalla forma polinesiana “tatau”, termine di origine onomatopeica che simulava il suono dei primi strumenti da tatuaggio utilizzati in passato.
Tatuaggi Haida
Haida è il nome di una tribù di nativi americani originari della costa nord occidentale del continente americano.
Anche in questo caso i soggetti sono generalmente animali e si pensa che coloro che si tatuano queste creature ne assumano la forza.
La scelta di questo stile, che predilige in particolare pesci e orsi, è quindi sinonimo di potenza e mascolinità.
Tatuaggi Maori
Chiamato Moko, il tatuaggio Maori era destinato unicamente a decorare il volto dei capi tribù e delle loro mogli.
Tra i Maori oggi non è andata persa l’abitudine di tatuarsi il volto. Negli ultimi anni, naturalmente, sempre più occidentali hanno deciso di utilizzari i tratti tipici di questa forma d’arte in altre parti del corpo prediligendo gambe, busto e braccia.