
Tra le culture più floride e ricche che influenzano da secoli il mondo dei tattoo, ricordiamo quella messicana.
Eco di elementi religiosi romani e aztechi si uniscono per dare vita a immagini uniche, dal grande impatto estetico e simbolico.
Al giorno d’oggi, in Messico, i tatuaggi rappresentano uno status symbol, e in alcuni casi un marchio di appartenenza a una determinata gang. Pistole, fumo e teschi sono tra i soggetti più diffusi nel mondo criminale.
Naturalmente scegliere di portare sul proprio corpo un tatuaggio messicano non ci rende malavitosi, e anzi i significati di questi tatuaggi sono profondi e positivi.
Prima di entrare nello specifico, analizziamo le origini della cultura azteca per comprendere il significato della sua arte.
La cultura azteca e la sua influenza sui tatuaggi
Gli Aztechi, o Mexica, furono gli appartenenti a una grande civiltà precolombiana stabilitasi, a partire dal XIV, nella regione mesoamericana, nell’attuale Messico.
Quando i missionari cattolici raggiunsero il Messico, tentarono di opprimere la cultura della popolazione. Nonostante l’attività di diffusione della religione romana, la cultura azteca rimane tutt’ora un aspetto fondamentale nella vita dei messicani.
Le due religioni si sono mescolate e continuano a coesistere dotando il Messico di una grande diversità culturale. Da secoli, i tatuaggi sono divenuti una forma d’arte estremamente diffusa in tutti gli strati della società, uno strumento per esprimere un’appartenenza al proprio popolo e a un credo religioso. I tatuaggi messicani riscuotono da anni un grande successo in tutto il mondo.
Calendario azteco
Uno dei tatuaggi più diffusi raffigura il calendario azteco. Si tratta di un cerchio costituito da ere e mesi, che circonda un volto. Diverso dal calendario romano, tiene conto in modo accurato del movimento della terra per migliaia di anni.
Gli studiosi ritengono che il volto centrale rappresenti una divinità, il Quinto Sole. Presenta capelli pettinati e la bocca aperta contenente un coltello sacrificale.
I sacrifici svolgevano ruolo centrale nel culto azteco. In molti si prestavano come vittime sacrificali allo scopo di nutrire il Sole, responsabile della vita sulla terra.
Teschi di zucchero
Tra i tatuaggi in stile messicano più diffusi, ricordiamo i teschi di zucchero. Queste immagini evocano certamente l’idea della morte ma la esorcizzano, poiché sono rappresentati con colori sgargianti, allegri e vivaci.
L’utilizzo di questo soggetto per i tatuaggi fa riferimento a una delle risorse economiche più importanti del Sud America, le piantagioni di canna da zucchero.
In passato i teschi di zucchero erano utilizzati dalle popolazioni autoctone durante i riti voodoo in sostituzione dei teschi veri. Attualmente rappresentano l’ornamento principale durante il Dia de los Muertos, una celebrazione della durata di un mese che simboleggia il ciclo della vita e della morte.
Geco
Il Messico è un territorio desertico e i gechi sono molto diffusi. Non sorprende, quindi, che nella tradizione del paese questo animale svolga un ruolo importante.
Sebbene si tratti di un rettile molto piccolo, il geco è in grado di sopravvivere a condizioni avverse e di resistere agli attacchi di predatori di dimensioni notevolmente maggiori rispetto alla sua.
Chi decide di tatuarsi un geco vuole mostrare un carattere forte e resistente, che non si abbandona ai pensieri negativi e non si ferma di fronte alle difficoltà.
Aquila
L’aquila nella cultura messicana è rappresentata in modo unico. Stringe un serpente nel becco e supera una pianta di cactus.
Questi elementi sono indubbiamente tipici dell’ambiente messicano, ma allo stesso tempo raccontano la storia degli antichi aztechi, che ritenevano l’aquila un elemento propizio, emblema della potenza necessaria per vincere durante le battaglie. Il serpente rappresenta il Dio Quetzalcoatl, la divinità più potente e maggiormente temuta dagli antenati.