
Quando ci si avvicina per la prima volta al mondo dei tatuaggi, si incontrano alcuni termini specifici che non sempre è facile comprendere. È importante rivolgersi a un professionista che sappia descriverci al meglio i vari stili, le scuole e la varietà di tecniche che caratterizzano questa arte.
La parola dotwork rappresenta proprio uno dei termini che suscitano grande interesse tra i neofiti del settore. In questo caso non si fa riferimento a una scuola, né a uno stile, bensì a una tecnica che vede applicazioni in diversi generi artistici nell’ambito della grafica.
Il termine ricorda infatti la famosissima corrente del puntinismo, sviluppatasi intorno al 1885 in Francia, che vide ampia espansione in tutta Europa.
Il dotwork è precursore della tricopigmentazione.
Si tratta di una tecnica piuttosto complessa. L’artista realizza figure geometriche accostando puntini. Sono richiesti molta pazienza e un talento fuori dal comune poiché ogni punto deve essere posizionato al posto giusto, ed è essenziale essere in grado di concentrarsi su un piccolo particolare senza mai dimenticare la visione d’insieme e l’obiettivo che si vuole ottenere.
Questi tatuaggi trovano nei tribali polinesiani realizzati a mano i propri antenati. Naturalmente l’utilizzo di macchine elettriche è stato possibile perfezionare la tecnica e lavorare con più precisione, creando dei tratti più netti e definiti.
Gli artisti utilizzano generalmente il colore nero o il grigio. In alcuni casi si sceglie di aggiungere del rosso in modo da creare un contrasto netto con la figura geometrica che si decide di rappresentare.
Il dotwork trova svariati ambiti di applicazione poiché può essere combinato ad altre tecniche anche nello stesso tatuaggio per la realizzazione di ombreggiature o texture. È generalmente utilizzato da tatuatori che prediligono uno stile realista al fine di creare una maggiore profondità e suggestivi effetti 3D.
I soggetti che si prediligono sono figure geometriche o elementi religiosi e spirituali. In particolare sono sempre più popolari i Mandala, tipici delle tradizioni induista e buddista, rappresentazioni simboliche del cosmo.
In molte culture, soprattutto in Asia o in alcune tribù, come quella Maori, i tatuaggi sono sempre stati dotati di una connotazione spirituale e per questo motivo, molto spesso il tatuatore è uno sciamano o un guaritore.
Tatuaggio DotWork di Julia Szewczykowska, immagine di illusion.scene360.com